martedì 9 dicembre 2014

Ricerca di Daniele e Davide: Il codice di Hammurabi


Il codice di Hammurabi

I babilonesi

Verso il 2000 a.C. nelle pianure del Tigri e dell’Eufrate alcune popolazioni nomadi conquistarono le città-stato sumere. Però non fecero schiavi le popolazioni conquistate, ma si mescolarono tra loro. Fra tutte queste popolazioni emersero i babilonesi che sotto la guida del re Hammurabi fondarono un vasto impero unitario con capitale Babilonia.

Hammurabi



Hammurabi fu il sesto re di Babilonia della cosiddetta I dinastia babilonese ma non si conosce esattamente il periodo di regno di Hammurabi.


Quando Hammurabi diventò re, il regno babilonese era più piccolo e si suddivideva in città-stato sempre in guerra tra loro per il controllo dei terreni agricoli più fertili, lui le unificò sotto la sua guida.


Hammurabi in seguito arrivò a dominare tutta la valle del Tigri e parte di quella dell’Eufrate, con abile strategia arrivò a conquistare fino alle tribù del deserto. C’erano numerosi dei e Hammurabi scelse Marduk e ne fece il più importante per l’impero. Il re Hammurabi permise alle varie popolazioni di mantenere le loro usanze e conservò molti aspetti della loro cultura prima fra tutti la scrittura. Nell’impero si usavano molti dialetti ma, per volontà di Hammurabi, il babilonese divenne la lingua di uso comune anche come lingua scritta.


Prima la giustizia era gestita dai sacerdoti ma Hammurabi decise che ne doveva prendere il controllo lo stato, così nominò dei giudici.



Il codice di Hammurabi

Intorno al 1800 a. C., per cercare di unificare quelle genti così diverse, il sovrano introdusse una raccolta di leggi scritte, chiamato il CODICE DI HAMMURABI.

Hammurabi raccolse tutte le leggi tradizionali del suo popolo, che prima erano tramandate a voce e le fece incidere su dei blocchi di pietra che distribuì in tutte le città. Queste leggi sono di grande importanza per la storia dell’uomo perché il codice racchiudeva i vari aspetti della vita dei babilonesi. Il codice contiene tutte le regole per affrontare le situazioni più difficili per la convivenza tra i cittadini nella vita familiare, sociale, commerciale ed economica. Le leggi sono molto dettagliate e hanno fornito un grande aiuto agli archeologi per ricostruire importanti aspetti della società Mesopotamica.


La stele di Hammurabi, il monumento legislativo più importante dell’antica Mesopotamia, è un blocco di pietra nera di origine vulcanica alta più di due metri, su di essa sono incise, con la scrittura cuneiforme, le 282 leggi che la compongono.

Nella parte superiore della stele è raffigurato a sinistra in piedi il re Hammurabi che aspetta di ricevere le leggi dal Dio. A destra seduto sul trono è raffigurato il dio della giustizia, Shamash.


Al di sotto del bassorilievo sono scolpite le leggi che si compongono in tre sezioni:


I. Il prologo dove il re dice di essere stato chiamato dagli dei a guidare l’impero.


II. La parte centrale che contiene le leggi relative: alle infrazioni, alla proprietà privata, alle attività commerciali, al diritto di famiglia, al lavoro, allo stipendio, ai diritti degli schiavi.


III. L’epilogo dove Hammurabi si rivolge ai suoi successori per raccomandare di osservare le leggi.


Nel codice di Hammurabi compare per la prima volta la parola schiavo . Gli schiavi erano gli ultimi della scala sociale ed erano trattati come oggetti, infatti, svolgevano i lavori più umili e non erano liberi .


Ecco alcune leggi:

Se un uomo libero cava un occhio ad un altro uomo libero, gli si dovrà cavare un occhio.
Se un uomo libero cava un occhio ad un uomo povero, pagherà una tassa.
· Se qualcuno commette una rapina ed è preso, costui sarà ucciso.
· Se un uomo libero farà cadere un dente ad un uomo libero, si farà cadere il suo dente.
· Se un uomo libero farà cadere un dente ad uno schiavo, pagherà una multa.
· Se una casa crolla e muore il padrone, sarà messo a morte colui che l’ha costruita. Se muore il figlio del padrone, sarà messo a morte il figlio del costruttore.


Conclusione

Al termine del regno di Hammurabi l’impero Babilonese entra in una fase di decadenza e viene invaso dagli Hittiti e dagli Assiri.
La stele più completa e famosa si trova al museo del Louvre a Parigi.