L’esercito di terracotta
Nel 1974 nei pressi della città cinese di Xian alcuni contadini stavano scavando un pozzo quando, sotto i loro occhi, apparvero alcune figure di terracotta di straordinaria fattura. Ebbe inizio così una delle più clamorose scoperte archeologiche di sempre, quella dell'esercito di terracotta: seimila statue a grandezza naturale di guerrieri con i loro cavalli, ciascuna diversa dalle altre.
Una vera armata spirituale messa a guardia del mausoleo del Primo Imperatore cinese Qin Shi Huang Di, il conquistatore di popoli, il costruttore della Grande Muraglia, il grande legislatore tormentato dal sogno dell'immortalità che alla sua morte, nel 210 a.C., si dice si sia fatto seppellire con un favoloso tesoro mai ritrovato.
Gli studiosi si sono sempre chiesti come gli artigiani cinesi avessero realizzato gli innumerevoli dettagli che caratterizzano i circa 7.000 soldati, dalle barbe alla moda ai capelli intrecciati. Secondo alcuni, le statue sarebbero ritratti di modelli reali. I ricercatori hanno effettuato misurazioni molto precise dei dettagli anatomici del viso, concentrandosi in particolare sulle orecchie. Studi hanno dimostrato, infatti, che la forma delle orecchie è unica per ogni essere umano, esattamente come l’impronta digitale. L’analisi di un gruppo di soldati ( 30 ) ha mostrato che le orecchie erano tutte diverse.
Un antico storico cinese scrisse che la tomba dell’Imperatore fu decorata con bellissime opere d’arte ma che si sarebbero però distrutte se la tomba fosse mai stata aperta, trasformandosi in una trappola gigante armata di balestre e inondata da fiumi tossici di mercurio. Infatti la tomba non è stata ancora esplorata per paura che la storia della trappola fosse vera.
Ricerca svolta da:
Davide e Daniele