venerdì 30 ottobre 2015

venerdì 16 ottobre 2015

La storia dello sport di Alice e Cecilia


La storia dello sport

Lo sport nella Preistoria

Nel corso del XIX secolo molte scoperte di esempi di arte rupestre sono state effettuate in Francia, per esempio a Lascaux, in Africa ed in Australia, che dimostrano come in tempi preistorici I graffiti stessi sono una dimostrazione dell'interesse degli uomini delle caverne per attività che non fossero direttamente legate alla ricerca di cibo e alla sopravvivenza, ma che possiamo definire invece come svago o riti di buon auspicio.

Le tribù primitive africane, americane, oceaniche analizzate da etnografi dell'Ottocento, hanno conservato per millenni il senso e il carattere delle esercitazioni sportive e consentirono di formulare alcune ipotesi sulla evoluzione degli esercizi, dal loro originario scopo pratico a quello successivo ritualistico nell'ambito di cerimonie religiose o festive.

Secondo molti storici dello sport, tra i quali Antonino Fugardi, questa linea evolutiva può essere applicata, a grandi linee, anche allo sviluppo dell'attività sportiva europea e asiatica.

Origini dello sport

Le esercitazioni sportive erano in un primo tempo singole, poi divennero collettive e praticate anche dalle donne sin dal Medioevo; l'esercizio più diffuso e più antico dovette essere la corsa, alla quale si aggiunsero, subito dopo, i lanci e i salti, utili per la caccia e per le guerre. Ben presto emersero altre manifestazioni indispensabili per la sopravvivenza, dalle quali derivarono il nuoto, la canoa, l'equitazione, la lotta, il pugilato, la scherma contemporanee, a cui si aggiunsero giochi con palle costituite di erba e di grossi frutti.

Inizialmente queste manifestazioni non mostrarono caratteristiche prevalentemente agonistiche, bensì, soprattutto quelle di gioco e di intrattenimento.

In tempi successivi, gli esercizi assunsero un duplice aspetto: quello medico-spirituale-ginnico sviluppato maggiormente in Oriente, e quello atletico-rituale prosperante nel bacino del Mediterraneo.
 


 

 

 

giovedì 15 ottobre 2015

Barzellette



BARZELLETTE

Banda

Tra matti:

“ho sentito che hai fondato una banda musicale”

“Si, é un quartetto”

“Ma quanti siete?”

“Siamo in tre”

“E chi?”

“Io e mio fratello”

“Hai un fratello!”

“No, perché?”



Banda 2

Il maestro della banda dei carabinieri ritorna in caserma e, un po’ scoraggiato, raduna i vari componenti e dice:

“Ragazzi, passi che siete stonati, ma almeno suonate tutti lo stesso pezzo!”


Davide

Il risveglio del vento


Nel colmo della notte, a volte, accade
che si risvegli, come un bimbo, il vento.
Solo, pian piano, vien per il sentiero,
penetra nel villaggio addormentato.

Striscia, guardingo, sino alla fontana;
poi si sofferma, tacito, in ascolto.
Pallide stan tutte le case, intorno;
tutte le querce mute.
Poesia di Rainer Maria Rilke

Guardingo= sospettoso
Tacito= silenzioso





lunedì 12 ottobre 2015

Un super compleanno Gloria

Un super compleanno

Per il mio compleanno sono andata a vedere un film al cinema, con una mia amica di nome Diana.
Appena ci siamo sedute c'erano tante pubblicità, sono andata a vedere Inside Out, comunque...c'erano tante pubblicità ma dopo c'era una specie di filmino che a noi faceva un po' ridere.
Durante il film a Diana gli è caduto il pacco di pop corn sui pantaloni,insomma ci siamo divertite un mondo.
Alla fine del film ci mettevamo a discuterlo tra chiacchiere e scherzi poi arrivate a casa abbiamo fatto un PIGIAMA PARTY.
La notte abbiamo parlato e mia mamma ci controllava di soppiatto,noi invece per farci furbe abbiamo chiuso la porta abbiamo acceso la luce e chiacchieravamo; certe volte cercavamo di rubare il cibo senza riuscirci.

Insomma, è stato un compleanno da favola!!!!
Gloria




October, 12

 

Columbus day

Columbus Day,which second Monday of October, remebers Christopher  Columbus' arrival to the Americas on october 12,1492.
Paola Maria



lunedì 1 giugno 2015

Descrizione con tecnica di accumulo di immagini - Gaia



La mia descrizione
Otto anni, capelli marroni, occhi marroni e attenti, naso piccolo, bocca piccola.
Sui capelli ho una rosa, le braccia sono incrociate davanti a me come se stessi ballando il flamenco. Io sono magra.
Ho un vestito color crema, con dei fiocchi sopra e sotto.
Alla mano sinistra porto un orologio giallo e alla mano destra porto un bracciale di perle.
Ho uno sguardo attento. Dietro a me c’è un prato che è circondato da alberi.
Sono felice e contenta: è il giorno della mia prima comunione.
Gaia

Immagine realizzata da Gaia con Paint

lunedì 25 maggio 2015

Manifestazioni fine anno scolastico 2014 / 2015 - scuola infanzia e primaria


mani

Manifestazioni fine anno scolastico 2014 / 2015 - scuola infanzia e primaria



martedì 19 maggio 2015

Un quore un po' strano

UN ERRORE ORTOGRAFICO
Un quore un po’ strano, nato sul quaderno di un bambino, cerca un medico per farsi curare.
Tutti, quando stava in un locale chiamato
classe, lo prendevano in giro .
Allora una mattina decise di andare dal medico. Il suo padrone si intimidiva di farlo vedere alla maestra, però aveva usato la penna non cancellabile e non esisteva il bianchetto. Il bambino aveva provato in tutti i modi ma non ci riuscì. Tutti i passanti lo guardavano in modo strano e avevano un po’ di paura di lui.

Poi vide un cancello in cui c’era scritto “Per tutti gli errori!” così si fece coraggio e suonò il campanello. 
Aprì la porta una signora che si chiamava Dottoressa Senzaerrori e li fece attendere nella sala d’aspetto.  
C’era un signore che si chiamava fa con l’accento, cerano dei gemelli che si chiamavano o, ai, abiamo, avete, anno senza h e senza doppie. Finalmente il dottore lo chiamò e si sedette sul lettino. Il dottor lo guardò, prese un coltellino  e zac!...tagliò la q! 
Poi prese la c e la mise al posto della q. 
Il cuore visse da allora felice insieme alla sua compagna.
Elena

Testo descrittivo: la mia migliore amica

La mia migliore amica: CECILIA
___________________
La mia migliore amica si chiama CECILIA.
Cecilia ha i capelli biondi e mossi .
Il suo naso è a patatina.
Le sue labbra rosa, i suoi occhi sono verdi, marroni e celesti.
Ha 9 anni e mezzo .
Piange spesso ma mi fa tanti regali.
Noi ci conosciamo dalla materna, ma ora siamo in quarta.

Porta l’apparecchio ma non a scuola, certe volte si dimentica di toglierselo e se lo porta a scuola. E’molto golosa di ciambelle. Il suo colore è il verde, la sua canzone preferita è Someon Like you, il suo idolo è Emma Watson e il suo film preferito è ‘ Harry Potter ’
Alice

La mia migliore amica si chiama Alice.
I suoi capelli sono color cioccolato.
Spesso porta un cerchietto oppure delle trecce, coda oppure semplicemente sciolti.
Qualche volta ha meches  molto  colorate di color fucsia, arancione o bionde.
Alice ha il naso  a patatina (proprio come me ).
D’ estate le vengono le  lentiggini  sul naso e sulle guance .
La sua bocca è rossa.
Il suo carattere è vivace e allegra come me.
Ama  Emma Watson , il suo film preferito è Harry Potter,
la sua canzone preferita è someone like you .
Il suo colore preferito è il verde e porta l’apparecchio come me, ma lei lo porta anche a scuola.
Siamo migliori amiche da tantissimo tempo e siamo come sorelle.
La sua razza di cane preferita è il buldog.
Cecilia




La valle dei Re

LA VALLE DEI RE
I faraoni del nuovo regno pretendevano di essere sepolti in  tombe sotterranee: dei veri e propri labirinti.
Sono state ritrovate molte tombe, ma la maggior parte avevano pochi tesori: l’ipotesi più gettonata è quella di una carestia che avrebbe costretto i poveri a depredare le tombe, era un reato tanto grave che anche il faraone assisteva alla loro punizione.
Il povero era frustato e torturato a morte.
La camera del FARAONE  era ricca di tesori (poi, in gran parte depredati), in essa era presente il SARCOFAGO d’oro dove era custodito il cadavere del faraone, imbalsamato: un processo lungo e difficile.
Nella tomba di Tuthankamon sono stati ritrovati tutti i tesori.

Alessio e Daniel

lunedì 18 maggio 2015

Il testo narrativo: il diario


Dal diario di Celestina

11 aprile

Caro diario, oggi voglio saltellare nei prati verdi.

In questo momento vado a farmi una piccola passeggiatina, però non posso andare da sola perché sono ancora un po’ troppo piccola.

Dopo un po’ cerco di far capire alla mia padroncina che voglio uscire fuori, con il mio verso da coniglietto:- Scuit scuit!!-.

Poi mi sono dovuta arrangiare e andarci con la mia amichetta, sono andata a chiamarla nel suo buco sotto terra; però quando io sono entrata a casa sua, dalla finestra abbiamo visto un grosso animale d’acciaio, che volava nel cielo blu, allora ci siamo nascoste e abbiamo visto, che non ci faceva niente, comunque era un animale enorme!!

Ora ti devo salutare. A presto
Celestina

Greta


ELENA presenta
Dal diario di un cane

Caro diario,
oggi voglio conquistare qualche cagnetta.Magari avrò dei cuccioli e sarò famoso. Magari una cagna TOP MODEL STILISTA. Mi avventuro nel parco in cui tutti i giorni trovo delle belle cagnette !! Ho un’idea!
Sarò un SUPEREROE! Aspetta sento urlare…..Arriva SUPER CANE!
Corro,corro! La prendo, le guardo gli occhi e…..OH NO!
Era un brutto cagnaccio!
Che delusione! Tutto il lavoro che avevo fatto!
Quella lei era un lui!
D'ora in poi seguirò sempre il padrone, e non uscirò mai da casa da solo!
CIAOO!!!
ALLA PROSSIMA!!!
T.V.B

giovedì 7 maggio 2015

La Primavera di Botticelli - descrizione

 “La Primavera” di Botticelli
Questo quadro si compone di tre piani che adesso vi descrivo.
Al primo piano a sinistra c’è Mercurio con il suo bastone intrecciato con due serpenti chiamato “Caduceo”. Mercurio è vestito con una veste rossa a tracolla, con una spada sopra. Mercurio a anche delle scarpe alate per il motivo che era il messaggero degli dei e ha anche un elmo sopra la testa.
Alla sua destra ci sono le tre grazie che danzano formando un arco. Le tre grazie sono vestite con un velo bianco giallino, una collana con un fiore, il pittore ha colorato la pelle di un giallino chiaro.
I capelli della prima grazia sono sul giallo-arancione, con una mezza coda.
La seconda sulla’ arancione rosso legati a una coda.
La terza grazia ha i capelli sull’ arancione. La pelle è di un chiaro giallo-rosa.
A destra c’è la primavera che, sta sempre al primo piano.
La Primavera è vestita con: una veste lunga di colore rosa chiaro, bianco e giallino grazie al riflesso della luce .
Il vestito è con una cinta a tracolla piena di rose rosse e un tocco di giallo; un’altra parte rosa con un tocco di arancione.
La veste è piena di fiori rossi e arancioni con il gambo è pieno di verdi diversi il primo verde è di un verde cinabro, il secondo di un verde normale il terzo di un verde prato.
In testa ha una cordicina di fiori, i capelli sono fatti di un arancio giallo.
Alla destra di Primavera c’è Clori che si dice che sia la stessa persona di Primavera  ed è vestita solo con un velo trasparente e i capelli sono come quelli di Primavera .
Alla sua destra c’è Zefiro che sta al secondo piano e cerca di rapire Clori.
Zefiro ha una veste blu-azzurrina ed ha la pelle color grigio.
Sempre al secondo piano c’è Venere vestita con una veste rosa, bianca e giallina con sopra un pezzo di stoffa “double face”,la prima parte rossa e l’altra parte a quadrettini viola e bianchi.
I capelli sono arancioni e gialli.
Sopra Venere c’è Eros, detto Cupido, al terzo piano, che sta per scoccare una freccia alle tre grazie. Non è vestito ma ha le ali .
Sempre al terzo piano ci sono gli aranci, non solo con i frutti ma anche fiori!
Essi servivano a rappresentare la vita eterna. I loro rami si intrecciano e sembrano formare una vetrata. Il pittore non si chiamava Botticelli ma “Alessandro Filipepi

Sofia D’Innocenzo


La primavera di Botticelli

Questo quadro è composto da tre piani senza prospettiva, ora ve lo descrivo: nel primo piano a sinistra c’è Mercurio, lui aveva un vestito rosso e un bastone con arrotolati dei serpenti che si chiamava Caduceo; Mercurio era anche il messaggero degli dei, egli aveva ai piedi dei sandali marroni. A seguire ci sono le tre Grazie, loro erano vestite con dei veli trasparenti, erano scalse, avevano dei capelli: biondi e arancioni, avevano delle acconciature bellissime e danzavano molto delicatamente, formando un arco con le mani. Poi c’è la primavera, è ricoperta da un vestito che emana fiori dappertutto, lei aveva una coroncina fiorita, anche lei era scalsa. Dopo di lei c’era Clori che si trasforma nella Primavera che distribuiva i fiori della vita eterna. Poi c’è Zefiro, il dio del vento, che voleva rapire Clori la ninfa ma lei fece uscire dalla sua bocca uno strascico d’erba. Infine, in secondo piano, c’è Venere la dea dell’ amore :  era vestita con un velo e teneva con la sua mano un velo rosso che partiva dalle gambe in poi. In testa aveva un velo trasparente. Sempre in secondo piano c’è Cupido o Eros , lui è un bimbo riccio, ha in mano un arco dell’ amore e ha le ali per volare. Nel terzo piano ci sono alberi di arance che quasi sembrano formare con i loro rami una cattedrale gotica.
 Tutti i loro nomi avevano un significato:
Venere: Humanitas, ovvero le attività spirituali dell’ uomo.

Tre grazie : fase operativa dell’ Humanitas.

Mercurio: la ragione, che guida le azioni dell’ uomo le nubi della passione.

Zefiro-Clori-Flora: la primavera, simbolo della natura non tanto intensa come stagione dell’anno quanto forza universale ciclica e dal potere rigenerativo.

Greta
Questo quadro si compone di tre piani senza prospettiva.
Alla mia sinistra si può osservare Mercurio: ha un vestito rosso la cui spalla del vestito scende, in mano ha un bastone che si chiama “Caduceo”.
Accanto a Mercurio si possono osservare Le tre Grazie: hanno dei veli graziosi di color crema, le mani incrociate che formano un arco.
Al centro c’è Venere: ha un vestito di colo0r violetto e crema, sulla spalla  destra comincia un velo rosso che va a scendere.
A destra c’è Primavera: infatti ha il vestito con tanti fiori, su un pezzo di vestito ci sono le rose, ha una corona fatta di fiori sia sulla testa sia sul collo.
Accanto alla Primavera c’è Clori che probabilmente è la Primavera che ancora non si è trasformata: il suo vestito è di color crema, dalla sua bocca escono dei fiori.
Accanto a Clori c’è Zefiro, che rappresenta il vento: è vestito con  colori scuri. Zefiro cerca di rubare Clori.
Sopra, al centro, c’è Cupido, dio dell’ amore, anche detto Eros, che punta una freccia contro le tre grazie. Cupido è completamente nudo.
Dietro a tutti questi personaggi ci sono gli alberi di mirto
Lo sfondo in realtà rappresenta una cattedrale.
Il quadro oggi si può vedere a Firenze. Le cose che mi sono piaciute di più sono state: il prato ricoperto dai fiori di tutti i colori e l’immagine della Primavera.
Gaia Maria Luisa Tucciarone